I reati cd. «fallimentari » costituiscono indubbiamente la classe più importante dei reati concorsuali.
Per «reati concorsuali» si intendono tutti quei fatti, compiuti dal fallito o da altre persone nel periodo immediatamente antecedente o durante una procedura concorsuale, che la legge punisce come reati. Peculiare caratteristica degli stessi è l’indispensabile connessione con una procedura concorsuale: tali reati, invero, oltre che in caso di fallimento, sono previsti anche per la liquidazione coatta amministrativa, il concordato preventivo e l’amministrazione straordinaria. Reati fallimentari sono:
A) la bancarotta fraudolenta, quando il fallito dolosamente abbia:
prima o durante il fallimento, distratto, occultato, dissimulato, distrutto o dissipato, in tutto o in parte, i propri beni ovvero, al fine di arrecare danno ai creditori, abbia esposto o riconosciuto passività inesistenti;
prima o durante il fallimento, sottratto, distrutto o falsificato, in tutto o in parte, al fine di procurare a sè o ad altri un ingiusto profitto o al fine di procurare danno ai creditori, i libri e le scritture contabili, o li abbia tenuti in modo tale da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio o del movimento di affari (cd. bancarotta fraudolenta documentale);
prima o durante il fallimento, eseguito pagamenti o simulato titoli di prelazione,
al fine di favorire alcuni creditori a danno di altri (cd. bancarotta preferenziale);
B) la bancarotta semplice, quando il fallito abbia:
fatto spese, personali o per la propria famiglia, eccessive e sproporzionate rispetto alla sua condizione economica;
consumato notevole parte del patrimonio in operazioni puramente aleatorie e/o manifestatamente imprudenti;
compiuto operazioni di grave imprudenza per ritardare il fallimento;
aggravato il proprio dissesto, astenendosi dal chiedere la dichiarazione del proprio fallimento o con altra colpa grave;
non soddisfatto le obbligazioni assunte in un precedente concordato preventivo;
omesso di tenere, negli ultimi tre anni, le scritture contabili, o le abbia tenute in modo irregolare o incompleto.